Spread in aumento: cosa ne pensa Patuelli?

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In Italia bisogna correre ai ripari. E non soltanto per la situazione generale legata all’occupazione ma anche per lo spread. Quest’ultimo indica la capacità dello Stato di ripagare i debiti, senza far aumentare gli interessi: se lo spread sale, vuol dire che bisognerà versare più soldi.
A tal proposito il nostro Paese sta attraversando un periodo critico e il Presidente dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI) Patuelli ha voluto commentare la situazione al Congresso Acri, definendola in peggioramento ma non poi così tanto come quando lo era con la lira:

“Con la lira era peggio: Lo spread Btp-Bund continua ad aumentare in maniera preoccupante ma i valori attuali con l’euro sono “infimi” rispetto a quando c’era la lira. Ci stiamo spaventando da qualche settimana per una crescita dello spread oltre 200 punti base, perché eravamo abituati a stare sui 100. Ma questi sono i dati dei tassi con l’euro: possono essere elevati, ma non come all’epoca. Più è debole la moneta e più è debole l’economia e noi come Italia abbiamo una storia debole per la moneta. L’Europa ha le sue colpe, ma non tutte le colpe sono dell’Europa”.

E conclude così: “Lo spread è un argomento che non va affatto sottovalutato e deve far riflettere tutti gli italiani”.

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